Premetto che il mio pensiero sulla #dataprotection è anche influenzato da una visione reale e concreta del mondo in cui viviamo: non possiamo pensare di essere “immuni” al tracciamento o alla condivisione di dati al mondo esterno, nel momento in cui utilizziamo una piattaforma collegata in rete.
Uno smartphone, un pc, una piattaforma social: ogni accesso è tracciato, ogni movimento può essere esposto ad un potenziale attacco informatico o ad un utilizzo improprio dei dati.
È chiaro, per contrastare tutti questi problemi è necessario adottare delle “precauzioni”: entra in gioco, in Europa, il #GDPR.
Da tanti è visto come un “obbligo scomodo”, ma così non è.
Applicando il Regolamento Europeo sulla Privacy in vigore dal 2016, si minimizza il trattamento dei dati e si informa in modo chiaro l’utente su quale tipo di trattamento (e da chi) viene svolto.
Tornando all’argomento principale di questo articolo, è vero che vi è una condivisione di tutti i dati, tra whatsapp e facebook, con scopi commerciali?
No, o per lo meno, non per noi.
Siamo in Europa, ed anche il colosso whatsapp nel nostro territorio non può “far quel che vuole”, essendo costretto a rispettare quanto previsto dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati: per noi europei NON CAMBIANO infatti i termini di condivisione delle informazioni tra whatsapp e facebook.
Possiamo stare tranquilli, almeno per ora!
Davide